… il titolo “meeting alpinistico” evoca in me una sorta di flashback, un ritorno al passato. Mi fa pensare a cose che avevo letto lustri fa. Mi fa pensare ai meeting di ghiaccio degli anni 80 e 90. Quelli in val Varaita. Incontri tra mostri sacri dell’alpinismo. Incontri a cui io non ho mai partecipato. Ma andiamo oltre. Cos’è un Vajo? Beh dalle nostre parti, alpinisticamente, è un canale, un couloir, un profonda incisione sui fianchi della montagna. Dove oltre ai detriti, all’acqua ci si deposita anche la neve! E li viene il bello. In inverno sono stupendi percorsi di neve, ghiaccio e misto.
Poi ci sono “Vaji” in zone in cui oltre alla roccia, la neve e il ghiaccio c’è anche la terra e l’erba!
Ben Nevis? Beh, si …. val d’aveto, Apuane, alcune zone delle Liguri, le Grigne … ecc .. e le piccole Dolomiti!
Negli anni le prime le ho frequentate, anzi battute a tappeto! Le “piccole” mi mancavano! Il raduno ISM del 2000 me l’ero lasciato sfuggire! Ma ho sempre letto, studiato itinerari, cercato guide! Finalmente Tarcisio Bellò pubblica due nuove guide! Due guide che dopo nemmeno 2 settimane fanno già parte della mia collezione. Guide che rinfervorano il mio interesse verso i Vaji. Poi il meeting! “Questa volta ci sarò anch’io!”. L’imbeccata me la da On-ICE!. Poi FB che preso a piccole dosi è veramente uno strumento insostituibile!
Scrivo ad un po’ di amici … condivido l’evento … alla fine siamo in 4: il sottoscritto, Mirella, il Gigi e Luca.
Partiamo venerdì pomeriggio. Direzione Vicenza! Poi Recoaro Terme ed infine località Gazza, che per fortuna è mappata sul navigatore. Senza grossi problemi poco prima delle 19 siamo al parcheggio. Alle 19.15 caricati gli zaini in spalla ci mettiamo in cammino. Il mio ha un peso abominevole! Un vero e proprio menhir! Ovviamente visto non ci piacciono le cose facili invece della strada bella battuta prendiamo il sentiero. Neve farinosa. Sfondo fin oltre il polpaccio con le ciaspole ai piedi!! Un bel mazzo. Bella sorpresa quando Luca mi fa: “guarda che c’è qui!”. Dopo 3/4 d’ora becchiamo la strada. Vabbè … “ghè’ tutto allenamento” diceva qualcuno!
Accoglienza stupenda di Marco! Cena superlativa: canederli rosa, filetto al pepe verde e strudel! Tutto accompagnato da un ottimo vinello 😉
Poi nanna! Domani che si fa? “domani via facile … così prendiamo le misure al posto .. valutiamo gradi e difficoltà … direi Vajo dell’Aqua o della Fratta Grande … difficoltà? PD+”.
Gran dormita e super colazione. Alle 9 circa ci mettiamo in marcia. Niente ciaspole. Due fittoni, due chiodi universali (perchè non si sa mai) e il mio fido warthog!
Si capisce subito che la giornata sarà lunga! Si sfonda subito! E tanto! Prendiamo la mulattiera .. o almeno quella dovremmo avere sotto i piedi 😉
Ad un certo punto decidiamo che il Vajo che abbiamo sopra la testa è il nostro. Ma sbagliamo! Imbocchiamo di decisione il Vajo di Fratta Piccola. Saliamo fino al “bivio” col Bandiera slegati e senza ramponi. Poi ad un cambio di pendenza con neve più ghiacciata, prese le giuste precauzioni calziamo i ramponi. Di li fino ad una delle uscite del Bandiera sempre slegati.
Le pendenze si fanno sempre più forti … fin sotto un salto di roccia. Neve sui 60°.
La vene sotto il saltino è farinosa .. sprofondo tanto che il saltino diventa qualche metro. Direi 5. Prima parte un po’ verticale. Ma con fessura sulla sinistra. Poi placca. Direi III° coperta da un leggero strato di ghiaccio. Scollato 😀
Riesco a piantare il wartdog alla partenza, pianto le picche, mi tiro su! Respiro forte, appoggio le punte dei ramponi su una piccola conchetta ricoperta di ghiaccio. Mi allungo .. pianto …. “si, buono!” … pianto anche l’altro attrezzo .. “siiii!” .. due, tre passi delicati, precisi e veloci e sono fuori .. ora inizia un tratto duro! Neve sui 70° farinosa! Scavo una trincea! 10, 15 mt, ora si abbatte! Devo cercare un “posto di fermata” (come si diceva qualche decennio fa). Qui no! Roccia marcia! Mi sposto a destra … ma fatti due passi .. ohhhhhhhhh … che bella fessura! Pianto i due universali .. e “la sosta è servita!”.
Inizio col recuperare Mirella, che si tira dietro la corda del Gigi. Sale molto bene. Non appena si auto-assicura, prendo la corda del Gigi (a cui è anche legato Luca) e inizio a recuperali. Anche Gigi sale bene. Per accelerare i tempi, mentre recupero Luca, lo faccio partire subito. Il Vajo però piega subito e dalla sosta non si capisce cosa ci aspetta. Dopo pochissimo sento il Gigi: “sono in difficoltà”. Così non appena Luca è in sosta parto! Un bel tirone! Prima neve a 85° poi un bel muretto di IV con fessura/diedro che salgo al volo e senza mettere nulla .. anche perchè non ho niente da mettere! Subito dopo una gratta ecco la cornice finale un pelino ripida. Uscita di soddisfazione! E finalmente al sole!!!!!!!!!
Prendo fiato e dopo essere sceso un po sul versante opposto all’uscita inizio a recuperare i miei tre compagni … a spalla!
Salita stupenda e impegnativa! Anche la discesa non sarà da meno! Un bel Vajo percorso tutto faccia a valle.
Rientrati al rifugio saluto subito Tarcisio Bellò che subito mi chiederà: “cosa avete fato?”
ehhm .. “boh?” 😀 😀 😀
morale: “2 chiodi, 1 warthog e 3 secondi!” – Vajo Fratta Piccola + Vajo Bandiera – 470mt; 85°; IV; D+